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Fascia elastica babywearing: le 5 domande più gettonate

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Quando si diventa consulenti nel babywearing e si iniziano a seguire le famiglie nel loro percorso, ci si trova davanti a curiosità, dubbi e talvolta qualche perplessità. Tra piacevoli chiacchierate, e immancabili sorrisi, sono sicura che l’argomento su cui ho dato maggiori risposte in questi anni, riguardi proprio la mia più grande passione: la fascia elastica babywearing detta anche fascia in maglia.

Le ho amate fin dal primo momento. Mi sono dedicata a loro in vari momenti della mia formazione professionale, arrivando a provarne molte, scartane altre, e anche a cucirle con le mie mani pur di comprenderle. In questi anni ho non solo affinato la tecnica e le legature con la fascia elastica, ma anche sperimentato l’utilizzo di questo supporto in situazioni particolari. Per questo ho pensato di rispondere alle 5 domande che ricevo più spesso su queste fasce.

Perché spesso la fascia elastica viene snobbata nel mondo del babywearing?

Più mi avvicino alle fasce in maglia o elastiche, e più mi permetto di studiarle, e più mi convinco che possano essere un supporto con un’enorme potenzialità da sfruttare, che spesso venga snobbata per una mancanza di conoscenza più approfondita.

Sono convinta più che mai che non sia il supporto a dover cambiare, ma il concetto del portare in sé che a seconda del crescere di un bambino, deve venire modificato. Conoscendo il mondo dell’infanzia e quello delle famiglie, sono assolutamente sicura che non esiste un supporto per tutto il percorso e che questo debba saper evolvere, modificarsi a seconda del proprio bimbo.

Cambiano le esigenze, lo sai vero?

Cambiano le esigenze sia anatomiche che comportamentali con una richiesta di autonomia ed indipendenza che ci metterà nella condizione di modificare la posizione del portare e di conseguenza del supporto da utilizzare. Anche in questo le fasce in maglia hanno un grande vantaggio, in quanto permettono varie tipologie di posizione, legature e soprattutto, non ci fanno buttare via soldi. E sappiamo benissimo come spesso quando arriva un neonato in casa si rischi di spendere senza poter
ammortizzare l’oggetto acquistato perché viene già accantonato in quanto non più utile.

Io credo in un babywearing libero da schemi e strutture, perché sono più per vedere nello specifico chi ho di fronte, e non penso si debba ragionare per supporti, quanto piuttosto per persone ed esigenze. Ed è proprio questo che cerco di trasmettere anche alle professioniste del babywearing che scelgono me per un percorso di formazione che vada oltre i classici dictat di questo lavoro (scopri i miei servizi per le professioniste).

Le 5 domande che i genitori mi fanno più spesso sulle fasce in maglia:

1 Qual è la migliore fascia elastica per il babywearing?

La domanda su quale sia la fascia elastica migliore da provare, usare e in caso da regalare, come dono a una futura mamma, non rispondo subito (come per il resto dei supporti). O almeno, non lo faccio con estrema sicurezza e facilità. Sono sempre più convinta che non esista un supporto migliore o peggiore di un altro, e penso che trovare una fascia che si adatti a tutti perfettamente è impensabile. È una questione personale che parte da alcuni parametri indispensabili e personali come:

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  • la comodità;
  • le esigenze fisiche e psicologiche del portatore (del bambino e dell’adulto);
  • la fascia di prezzo;
  • oltre che un proprio gusto estetico.

Non dimentichiamoci poi che dobbiamo portare un bambino o un neonato con sicurezza e fiducia in noi stessi.

La metafora del profumo

Se dovessi fare un paragone potrei associare le fasce in maglia all’utilizzo di un profumo che spruzzato sulla mia pelle risulta dolce, intenso da poter evocare piacevoli ricordi legati a un momento importante della mia vita. Se la fragranza al bergamotto mi ricorda una vacanza in un paese esotico, alla mia vicina di casa potrebbe portare a creare irritazione, scatenare ricordi spiacevoli, provocare disagio.

Come professionista non penso che esista una scelta univoca di supporti così come consumatrice di profumi non penso ne esista uno perfetto per tutti. L’ideale sarebbe quello di provare il supporto più adatto (sai che ho anche una fascioteca a Ferrara in cui puoi raggiungermi fisicamente?), per sé e imparare ad usarlo prima di fare qualsiasi scelta.

2 Quando posso portare con le fasce in maglia?

La risposta potrebbe essere diversa da persona a persona, situazione a situazione, ma se hai letto i paragrafi precedenti hai già capito il mio pensiero. Le prima 4/6 settimane dopo il parto non è biologicamente previsto per una donna mettere il proprio corpo a ulteriori sforzi fisici. Se per questo non è nemmeno obbligatorio fare babywearing in piedi, non
trovate? Indossare il proprio bambino nella posizione da sedute è utilissimo per non affaticarsi permettendo di iniziare a costruire il rapporto con il proprio neonato.
La considerazione che le fasce in maglia elastiche siano considerate per un uso fino ai 3 mesi (o 6 Kg di peso) e poi vengono accantonate, è a mio avviso ormai superata.

Pelle a pelle, battito dopo battito. In questo le fasce in maglia possono venirci incontro per la loro tipologia di tessuto morbido ed avvolgente. Particolarità che permette anche di commettere piccoli errori di legatura laddove si è alle prime esperienze con il babywearing.

3 Come riconosco una fascia elastica da una fascia semi elastica?

Esiste un piccolo trucchetto per scoprire quale supporto hai in casa, o sei in procinto di acquistare,
in pochi semplici passaggi. Il primo è quello di prendere la fascia in maglia per il senso della lunghezza e mano destra da una parte e mano sinistra dall’altra con un distanza di circa trenta centimetri. Ora la parte più importante, che vi darà un primo segnale su quale tipologia di fascia hai tra le mani (letteralmente parlando!).

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Tira la maglia e scoprirai che se la fascia tira solo un pochino, allora hai una maglia semi-elastica mentre, se questa torna indietro, si tratta senza dubbio di una fascia elastica babywearing. In questo modo chiunque può capire quale fascia in maglia ha nel proprio cassetto e, in base ad esso, la legatura da utilizzare.

4 È vero che le fasce in maglia sono troppo scomode quando arriva il freddo e poco pratiche con il caldo?

Stare a contatto corpo a corpo scalda entrambi, e, quando ci teniamo legati insieme, il tessuto fa la sua parte per tenerci coperti. Che sia inverno con il freddo, o estate con le belle giornate di sole caldo. Questo è assolutamente innegabile, ma come tutti gli indumenti, bisognerebbe trovare un compromesso e le nonne, che da sempre hanno una soluzione a qualsiasi problema, ci hanno insegnato che l’unica soluzione è vestirsi a cipolla.

Quando si portano i propri bimbi addosso è sempre bene vestirsi poco entrambi utilizzando il più possibile indumenti con fibre naturali

Meglio scartare il sintetico utilizzando il supporto che preferiamo. A favore delle fasce in maglia (elastiche o meno) hai un ulteriore vantaggio, in quanto potrai sbizzarrire la fantasia trovando la legatura che ti farà stare al caldo o entrambi più freschi, a seconda della temperatura. Per quelli che pensano che il babywearing non sia per l’inverno o per l’estate posso solo dire che oramai non
esistono più le mezze stagioni, quindi saremo noi a trovare il giusto compromesso per poter portare.

5 Posso fare da sola a legare con le fasce elastiche?

La risposta è assolutamente affermativa, inizia da sola, ma informati a dovere. Con una consulenza si ottimizzano i tempi, e si può dare ai genitori l’input per partire alla grande in questo percorso così intenso e pieno di sorprese che il babywearing sa regalare. E ritengo che le fasce in maglia siano una proposta valida e confortevole per iniziare una nuova avventura.

1 commento

  1. Pingback:Posso portare in fascia bambini grandi? - #portamitu

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